Siberiano

IL GATTO SIBERIANO: Dalla russia con amore

a cura di Lucia Diaferia

È una delle razze feline russe, riconosciute dalla nostra Associazione A.N.F.I. – F.I.Fe, che per il suo aspetto maestoso, la sua indole mansueta e la sontuosità del pelo potrebbe benissimo essere definito lo Zar dei gatti.

Una documentata ricostruzione dell’origine di questa razza e del suo nome si deve all’allevatrice russa Irina Sadovnikowa.
Il gatto Siberiano, conosciuto oggi come “Siberian Cat”, “Sibi” o “Gatto delle Foreste Siberiane” è uno dei nomi dato dai Russi a questo grosso e soffice gattone, ma costituisce anche materiale per miti e mistificazioni.

Uno di questi miti vuole che il Siberiano sia originario della Taiga (foresta di conifere con betulle e rado sottobosco tipica delle regioni fredde continentali).
Per capire l’origine di ciò è interessante confrontare la mappa di come appariva la Siberia nel XIV secolo rispetto a com’è oggi. In passato Kazan ed Astrakan erano entrambe due città sul fiume Volga, erano parti dell’Orda (territorio Tartaro) detta anche Siberia.

Così un gatto Siberiano indicava originariamente un animale proveniente dal Volga e dall’Est dello stesso fiume.

La folta pelliccia del Siberiano e la sua indole particolare hanno fatto sì che mercanti ed aristocratici lo introducessero nella Russia occidentale e centrale allargando la sua area di diffusione; il risultato di una naturale selezione, avvenuta fra gatti domestici, che vivevano nelle masserie degli antichi Russi, e l’originario gatto selvatico, che viveva liberamente sulle cime dei monti Urali e nell’Altopiano della Siberia centrale (Russia), è il Gatto Siberiano.
Questo bellissimo felino venne, successivamente, utilizzato da monaci russi come gatto da guardia, per la sua prontezza nell’attaccare, per il suo istinto selvatico modificato poi a seguito dell’addomesticazione.

Adattato alle condizioni climatiche in cui era costretto a vivere, procreare e procurarsi il cibo come un vero predatore, conserva ancora oggi la caratteristica di un gatto forte e muscoloso, dal lucido pelo idrorepellente e dalla cute spessa che dà vita ad un naturale sistema di termoregolazione.

Si pensa, dato le poche testimonianze a disposizione di antichi ricercatori russi e tedeschi, che il gatto Siberiano sia stato uno dei primi gatti a pelo lungo al mondo e che sia quindi progenitore di una varietà di gatti con questa caratteristica.

Tra queste razze ricordiamo l’Angora Turco, il Maine Coon, il Turco Van, il Norvegese delle Foreste; generazioni di gatti denominati “di bosco” con origini naturali e quindi sviluppatisi senza l’intervento dell’uomo e ambientatisi poi in habitat vari e diversi.

La prima segnalazione ufficiale di questa razza data agli anni ’20 del secolo scorso e viene riportata da un giornale tedesco che parla di Tobolkser, un robusto gatto rosso, proveniente dal Caucaso, dal pelo semilungo. I primi esemplari di Siberiano arrivati in Europa provengono dalla famosa cittadina russa di San Pietroburgo (ex Leningrado) e furono portati a Berlino da due allevatori tedeschi, Hans e Betty Schulz; da qui i cuccioli nati dal maschio Tima e dalla femmina Mussa si distribuirono in diversi Paesi dell’Europa Occidentale, Italia compresa.
In Italia questa favolosa razza è stata riconosciuta dal WCF (World Cat Federation) nel 1992 ed in seguito anche da altre Associazioni tra cui l’A.N.F.I. – F.I.Fe.
Il Siberiano è un gatto di taglia medio grande, e la sua mole è un fattore molto stimato in esposizione; la taglia grande lo ha infatti difeso dalle condizioni climatiche spietate come quelle della Siberia, dotandolo di maggiore protezione agli organi interni e maggiore sopravvivenza.

Il Siberiano presenta un corpo compatto, di forte struttura ossea e muscolare; è un gatto di grande taglia, con un notevole dimorfismo sessuale; il maschio può infatti arrivare anche ai 12 chili di peso mentre la femmina è decisamente più piccola.

Il mantello ha un pelo del tipo semilungo, con caratteristiche distinte a secondo dei vari punti del corpo; sotto il ventre, sul collare, sul petto, sul posteriore e sulla coda è presente una folta pelliccia morbida e vaporosa (gorgiera).

Sulla nuca e sulle spalle invece il pelo è piuttosto corto e morbido; mentre sul dorso il pelo lucido è forte, lungo ed idrorepellente, ossia respinge l’acqua e l’umidità. La pelliccia è formata da tutti i tre tipi di pelo ed in particolare il sottopelo è molto folto,infatti fa una muta durante la stagione estiva per poi ricrescere non appena il freddo comincia a percepirsi.

Sono ammessi tutti i colori, dai più vari e particolari, ad esclusione dei colori dati dal gene himalayano (colourpoint); ricordiamo che il Siberiano è l0unico gatto di bosco ad essere stato accettato da alcune federazioni nella variante “Neva Masquerade”, perché si ritiene l’unico gatto in cui questa variante si sia sviluppata tramite selezione naturale, e quindi senza l’intervento dell’uomo.

Pur non esistendo test scientifici che lo dimostrano pare che il pelo e quindi la saliva del Siberiano non provochi allergia nei soggetti predisposti.
La coda, relativamente lunga e ben proporzionata, si presenta ampia e robusta alla base per poi diventare più sottile e affusolata all’estremità; sulla coda i peli sono lunghi in qualsiasi stagione.

Le zampe sono robuste e imponenti, con solitamente quelle anteriori lievemente più corte rispetto a quelle posteriori.

I piedi grandi e rotondi, hanno un aspetto paffuto e forte, con ciuffi di pelo tra le dita.

La testa è ben rapportata al corpo, di forma triangolare, piatta tra le orecchie, un po’ smussata e larga, con un mento ben sviluppato ma non sporgente. La fronte è leggermente bombata e gli zigomi sono evidenziati da guance robuste, decorate da peluria e lunghi baffi (vibrisse).

Le orecchie, proporzionate e di taglia media, sono ben distanziate, aperte alla base e con la punta arrotondata. Una caratteristica molto apprezzata sono ciuffi di pelo che fuoriescono dai padiglioni auricolari, ciuffi chiamati “Piume di Lince”, mentre è obbligatoria una folta chioma di pelo soffice e morbido all’interno dell’orecchio.

Gli occhi, leggermente ovali ed arrotondati, sono molto grandi e ben distanziati tra loro; sono ammessi tutti i colori uniformi, dal verde acceso al verde acqua marina, all’ambra, con preferenza del verde. Nella variante “Neva Masquerade” gli occhi possono essere di colore azzurro, ma assolutamente non impari.

Il collo è forte, muscoloso, corto e si presenta ricoperto da un pellame soffice, fine e folto.

Il Siberiano è un “gatto rustico”, che deve quindi presentare un aspetto naturale; la sua toelettatura quindi si riduce ad una spazzolata, con una “cardatrice, ogni 15 giorni, ad esclusione dei periodi di muta, in primavera ed autunno, in cui bisogna intensificare le spazzolature.

In vista delle Esposizioni o di rendez-vous amorosi, si consiglia il vecchio ma sempre valido, bagno di crusca, utilizzando appunto della crusca fine essiccata al forno, cosparsa tiepida sul mantello e successivamente asportata con energiche spazzolate. Per dare maggiore lucentezza al pelo possiamo infine passarci sopra un panno inumidito con acqua e aceto.

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